Il mondiale di ciclismo? Nel nome di Supermario

Il mondiale di ciclismo? Nel nome di Supermario

Egidio Conca

di Egidio Conca

LUCCA - Pubblicizzare il mondiale di ciclismo che partirà da Lucca attraverso l’immagine di un campione del mondo lucchese, Mario Cipollini. Finora nessuno lo aveva fatto, ci ha pensato il patron di Amore e Vita Ivano Fanini.

Supermario a braccia alzate sul traguardo di Zolder, nel 2002. L’immagine campeggia sulla sede del team Amore e Vita, di Ivano Fanini. Da qui passerà il mondiale di ciclismo e Fanini ha pensato di promuoverlo nel nome del più grande velocista di sempre, guarda caso lucchese, guarda caso scoperto e allevato proprio da lui. I rapporti tra i due non sono sempre stato idilliaci, vedi polemiche sul doping e altre storie, ma si sono ritrovati e stretti la mano con convinzione nel nome del Mondiale.
Il perchè di quel cartello lo ha spiegato Fanini. Il mondiale di ciclismo è probabilmente l’evento sportivo più importante da trent’anni a questa parte a Lucca ma finora dalle nostre parte è stato pubblicizzato poco e soprattutto senza pensare al nome e al volto di Supermario.
Cipollini ha ringraziato ed ha ricordato di come abbia imboccato la strada del ciclismo grazie a Fanini.
Cipollini, per la prima volta, sì è lanciato anche in un pronostico sulle possibilità di vittoria della squadra azzurra, “che sono buone – ha detto – se ci sarà compattezza su un nome come quello di Nibali”. E Cipollini, su un percorso simile avrebbe potuto vincere? “No, troppe salite”.