La festa del Fatto chiude con Mieli e Santoro

La festa del Fatto chiude con Mieli e Santoro

Lorenzo Bertolucci

di Lorenzo Bertolucci

M. PIETRASANTA - Non poteva che essere dedicato a Berlusconi e al futuro politico dell’Italia l’ultimo dibattito della festa del Fatto Quotidiano che per tre giorni ha animato il parco della Versiliana, non senza polemiche.

Sul palco per un confronto a tutto tondo, che come baricentro però aveva Silvio Berlusconi, due giornalisti che hanno fatto e che fanno la storia dell’informazione in Italia: Michele Santoro e Paolo Mieli. Mentre in parlamento e nel paese si discute sulla decadenza di Berlusconi, l’Italia cerca ancora una guida. “Se vince Renzi sono contento, almeno si volta pagina” ha detto Santoro, anche perchè, sostiene Mieli, i vent’anni di berlusconismo sono ormai finiti. Ma il problema vero sarebbe un’identità politica che questo paese ancora non ha.
Dicevamo delle polemiche sollevate contro il sindaco dal Pdl: la festa del Fatto Quotidiano sarebbe una festa con una chiara connotazione politica finanziata dal Comune e lo dimostra Bella Ciao cantata venerdì, afferma l’opposizione. “Il Comune non dà un euro – ha risposto il sindaco -. E poi a chi non piace Bella Ciao? E’ la canzone simbolo della resistenza” afferma Domenico Lombardi.