Alce, Arpat respinge le accuse

Alce, Arpat respinge le accuse

Giulio Del Fiorentino

di Giulio Del Fiorentino

BAGNI DI LUCCA - L’agenzia regionale ribatte punto su punto alla contestazioni degli ambientalisti.

L’arpat scrive grossolane inesattezze sull’impianto a biomasse Alce. I comitati leggano e si infomino. Un articolo pubblicato dall’agenzia regionale per l’ambiente della toscana e dedicato al progetto relativo all’impianto ALCE, ha provocato una vivace reazione da parte del Comitato Ambiente e salute dei comuni di Bagni di Lucca e Borgo a Mozzano, che ha mosso diverse contestazioni all’Arpat. A tali appunti l’organismo regionale ha risposto con una lettera aperta per ridimensionare quelle che erano state definite addirittura inesattezze. Intanto ARPAT non ha inteso minimamente tradire il proprio ruolo di imparzialità e tanto meno “spalleggiare” altre istituzioni. L’articolo in questione – si legge nella nota dell’agenzia – si colloca in una serie di approfondimenti dedicati al tema delle biomasse e non intendeva costituire una “difesa d’ufficio” di quell’impianto o più in generale di questo tipo di impianti, che – come più volte affermato dall’Agenzia – presentano aspetti positivi e negativi, sia dal punto di vista ambientale che energetico. Riguardo la criticita’ della qualità dell’aria nella Media Valle del Serchio e nella Garfagnana. ARPAT spiega poi di conoscere bene il problema lo in particolare nella zona di Fornoli. “Non c’è dubbio che ci sia una criticità per quanto concerne il parametro PM10 polveri sottili ” ma aggiunge anche che se gli enti locali e la Regione volessero approfondire i dettagkli serve un progetto appositamente finanziato. Sull’utilizzo degli sfalci e delle potature per alimentare la centrale a biomasse, Arpat sottolinea inoltre che la legna vergine puo” essere usata come combustibile e anzi che i filtri e le maniche dell’impianto abbattono le emissioni in aria rispetto a quanto non accadrebbe bruciando le masse all’aperto. Arpat ha poi concluso la lettar provando a mettere una pietra tombale sull’argomento: ” Il percorso seguito nel caso dell’autorizzazione dell’impianto ALCE – conclude il comunicato – è rispettoso delle leggi e le verifiche compiute anche da TAR ei Consiglio di Stato hanno confermato la validità delle autorizzazioni concesse”. La sensazione pero’ e’ che la battaglia proseguira’ ancora e non solo a colpi di comunicati e smentite