La Lucchese sverna ad Altopascio

La Lucchese sverna ad Altopascio

Guido Casotti

di Guido Casotti

CALCIO D - Allenamento sul sintetico per i rossoneri che preparano la gara interna con il Montichiari. Qualche problema per Guido Pagliuca causa gli acciacchi di Chianese e Terlino. Ghelardoni e Cola alle prese con l’influenza.

Una bella giornata di sole per la Lucchese che sverna ad Altopascio. Nella città del Tau, sul sintetico della stadio comunale, la truppa lavora sodo per affinare la condizione in vista del girone di ritorno e della prima gara del 2014 che vedrà i rossoneri opposti domenica prossima al Porta Elisa all’Atletico Montichiari, unica squadra, curiosamente, contro la quale nel girone di andata è finita in parità. Al “Romeo Menti” maturò infatti, lo ricorderete, un clamoroso 3 a 3 con tripletta firmata da Nazzareno Tarantino. Proprio dal Nazza e dagli altri giocatori di maggiore esperienza ci si attende lo scossone, una reazione d’orgoglio in grado di trascinare anche gli altri, i più giovani e i nuovi arrivati, per la fase decisiva della stagione. Ne è consapevole anche Guido Pagliuca che tasta positivamente il termometro della squadra. Sul piano tattico il trainer sta valutando le ulteriori possibilità che i nuovi arrivati gli consentiranno di giocare sullo scacchiere del campionato. L’inserimento dei vari Biagini, Floris, Gialdini e De Luca (Calcagni è ancora fermo) procede piuttosto bene. Casomai qualche acciaccato non manca: Chianese è ai box per un risentimento al nervo sciatico anche se lui ci scherza su; Terlino ha una distorsione alla caviglia sinistra mentre Cola e Ghelardoni sono influenzati. Chiaro che nella sfida al Montichiari, Pagliuca non proporrà particolari rivoluzioni. Torna a disposizione Pecchioli, opzione importante per la quota ‘95, e lo stesso Cola non ha demeritato nello sfortunato bigmatch con la Correggese. E poi c’è pur sempre in prova, ed in odore di tesseramento, il laterale sinistro Filippo D’Alessio, uno appunto della classe 1995 che andrebbe a rimpolpare la batteria di giovani obbligatoriamente da schierare e che spesso fanno la differenza. Nel bene e nel male.