Cittadini decisi a bloccare i lavori dell’antenna

Cittadini decisi a bloccare i lavori dell’antenna

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - Il comitato contro la realizzazione di un ripetitore di telefonia mobile a S.Alessio ha incontrato il sindaco e l'assessore all'ambiente Raspini. Dalla riunione è emerso che l'autorizzazione è in regola e difficilmente revocabile. Il comitato sta quindi studiando forme di protesta per bloccare i lavori.

Erano in tanti, nonostante il maltempo, i residenti della zona di S.Alessio che hanno preso parte al presidio organizzato davanti a Palazzo Orsetti per protestare contro l’installazione di un’antenna per cellulari nella zona della scuola elementare della frazione. La protesta è scattata quando alcuni abitanti si sono accorti che, all’interno di un terreno privato, erano iniziati i lavori per l’installazione dell’antenna. I residenti contestano al Comune di aver lasciato campo libero al gestore telefonico, che dopo aver rifiutato i siti elencati da Palazzo Orsetti, ha arbitrariamente deciso di affittare un terreno privato ed iniziare i lavori per la realizzazione del ripetitore. Gli abitanti di S.Alessio quindi dopo aver tappezzato la frazione di striscioni contro il sindaco – residente proprio nella zona – hanno chiesto un incontro con l’assessore all’ambiente Francesco Raspini. Incontro che si è svolto con una delegazione del comitato nella sala degli specchi del comune alla presenza anche del sindaco Alessandro Tambellini. All’ incontro però non sono stati ammessi i giornalisti, difficile comprenderne il motivo data la rilevanza pubblica della questione. Al termine della riunione, nonostante gli impegni politici presi sia dal sindaco che dall’assessore sulle pressioni da fare verso la Telecom, cioè che è emerso è che con il silenzio assenzo del Comune rispetto alla scelta del sito da parte del gestore telefonico, di fatto l’autorizzazione è in regola e non revocabile. Da parte loro i cittadini hanno espresso l’intenzione di bloccare in tutti i modi possibili i lavori del cantiere,anche chiudendo le strade private in cui i mezzi meccanici devono fare manovra per accedere al sito.