Controlli agli autolavaggi, un sequestro

Controlli agli autolavaggi, un sequestro

Redazione

di Redazione

VIAREGGIO - La Capitaneria di Porto ha passato al setaccio gli auolavaggi della zona per verificare illeciti nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti, con particolare attenzione alla tutela delle acque ed allo smaltimento dei reflui di natura industriale.

La Capitaneria di Porto ha passato al setaccio gli auolavaggi della zona per verificare illeciti nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti, con particolare attenzione alla tutela delle acque ed allo smaltimento dei reflui di natura industriale.
Delle sei attività finora ispezionate, solo una è risultata completamente in regola e un’altra ha ricevuto alcune prescrizioni che dovranno essere ottemperate entro breve.
In tre diversi impianti sono stati, invece, rilevate irregolarità tali da portare all’elevazione di tre verbali ammnistrativi da mille a seimila euro e sono state imposte alcune prescrizioni in materia di gestione dei reflui stoccati, che i gestori degli impianti dovranno soddisfare per evitare l’instaurarsi di un procedimento penale a loro carico da parte dell’autorità giudiziaria.
Le irregolarità amministrative hanno riguardato, in particolare, la mancata esibizione o la corretta tenuta dei registri di carico o scarico dei rifiuti, sui quali vanno annotate le avvenute operazioni di conferimento dei fanghi di lavaggio accumulati nelle apposite vasche di raccolta, operazioni da effettuare a cadenza periodica, almeno annuale,  tramite ditte specializzate.
Il caso più grave è stato riscontrato in un autolavaggio self service nel centro di Viareggio, dove i militari hanno scoperto che, seppur in presenza di un regolare titolo autorizzativo ambientale, da oltre 15 anni non veniva effettuato il conferimento dei fanghi di lavaggio ed i pozzetti di raccolta sono risultati al limite della loro capienza massima, il che non esclude l’ipotesi di trafilamenti nel tempo nel sottosuolo circostante. Ciò ha portato al sequestro d’iniziativa dell’impianto e alla denuncia del gestore per deposito incontrollato di rifiuti e pericolo grave di inquinamento, così da interrompere il protrarsi dell’illecito ed il pericolo per l’ambiente.