Traffico di immigrati: nove arresti

Traffico di immigrati: nove arresti

Redazione

di Redazione

LUCCA - Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e traffico di stranieri dai paesi asiatici, sulla rotta Romania, Ungheria, Italia. Una gang sgominata nell’operazione condotta dalla Polizia di Stato

Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e traffico di stranieri dai paesi asiatici, sulla rotta Romania, Ungheria, Italia. Una gang sgominata nell’operazione condotta dalla polizia di stato che nelle ultime ha portato all’arresto di nove persone nel Nord Italia su ordinanza del giudice delle indagini preliminari del tribunale di Firenze: si tratta di 6 cingalesi e tre rumeni. La tratta degli immigrati, secondo l’accusa, passava da Lucca. La banda, cui viene contestata l’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aveva la sua mente proprio a Lucca, dove secondo gli inquirenti viveva il capo dell’organizzazione.

Stando a quanto ricostruito i clandestini facevano ingresso in Romania con un visto per turismo e giungevano in Italia attraverso i valichi di confine di Trento e Gorizia, a bordo di camion telonati, nascosti tra la merce trasportata regolarmente. Coloro che non erano in grado di pagare l’intero corrispettivo del viaggio – dalla Romania circa 3.500 euro, dallo Sri Lanka, 6 -7 mila euro, erano trattenuti in un casolare, in provincia di Monza Brianza, e riconsegnati ai parenti quando il pagamento giungeva sui conti della gang, in istituti di credito dello Sri Lanka.

Romania, Ungheria, Italia. Una gang sgominata nell’operazione condotta dalla polizia di stato che nelle ultime ha portato all’arresto di nove persone nel Nord Italia su ordinanza del giudice delle indagini preliminari del tribunale di Firenze: si tratta di 6 cingalesi e tre rumeni. Le immagini che vedete sono della conferenza stampa che si è appena conclusa nella caserma Mussi, di fronte porta Santa Maria, dove sono stati forniti tutti i dettagli dell’operazione.

La tratta degli immigrati, secondo l’accusa, passava da Lucca. La banda, cui viene contestata l’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aveva la sua mente proprio a Lucca, dove secondo gli inquirenti viveva il capo dell’organizzazione.

Stando a quanto ricostruito i clandestini facevano ingresso in Romania con un visto per turismo e giungevano in Italia attraverso i valichi di confine di Trento e Gorizia, a bordo di camion telonati, nascosti tra la merce trasportata regolarmente. Coloro che non erano in grado di pagare l’intero corrispettivo del viaggio – dalla Romania circa 3.500 euro, dallo Sri Lanka, 6 -7 mila euro, erano trattenuti in un casolare, in provincia di Monza Brianza, e riconsegnati ai parenti quando il pagamento giungeva sui conti della gang, in istituti di credito dello Sri Lanka.