La notte dei tappeti si sposta in chiesa, tra dirette social e ingressi limitati

La notte dei tappeti si sposta in chiesa, tra dirette social e ingressi limitati

Redazione

di Redazione

CAMAIORE - I tappeti di segatura di Camaiore non si fermano davanti alla pandemia. Nella notte precedente alla festività del Corpus Domini, tra il 13 e 14 giugno la tradizione si rinnoverà pur nel rispetto delle regole di contenimento del Covid-19.

Le novità sono state annunciate dall’amministrazione comunale insieme all’Associazione dei tappetari camaioresi.

I gruppi (15 su 20 hanno aderito più i ragazzi delle scuole) realizzeranno versione ridotte dei tappeti all’interno di sette chiese del centro storico (Chiesa Collegiata – Chiesa della Stella – Chiesa del Suffragio – Chiesina di San Michele – Chiesa dell’Angelo – Chiesa dei Dolori – Chiesa di Santa Croce) e sotto il colonnato esterno del Museo d’Arte Sacra. La lavorazione avverrà in piccoli gruppi, con i dispositivi di sicurezza e nel massimo rispetto delle norme di distanziamento. Questi spazi non saranno aperti al pubblico durante la notte, ma sarà possibile comunque seguire la lavorazione grazie a una diretta Facebook sulla pagina istituzionale del Comune. In piazza San Bernardino saranno proiettate le immagini delle passate edizioni.  Le opere dei tappetari saranno visitabili nei giorni successivi in piena sicurezza, potendo accedere agli spazi in maniera scaglionata senza creare assembramenti.

“Siamo davanti a un fatto storico perché è dal secondo conflitto mondiale che i tappeti si svolgono regolarmente nella forma che tutti conosciamo. Proprio questo ci ha spinto a non fermarci davanti alle difficoltà” – ha spiegato Massimiliano Turba, presidente dell’associazione che ancora cerca una sede in centro storico.

Stiamo valtuando alcuni spazi dialogando con soggetti privati, ha affermato il sindaco Alessandro Del Dotto, che punta a trovare una casa stabile per i tappetari entro la fine del mandato nel 2022.