Canapa light, commercio abusivo con base in Versilia: tre arresti

Canapa light, commercio abusivo con base in Versilia: tre arresti

Redazione

di Redazione

PISA - Coltivavano marijuana in Versilia, in alcuni terreni agricoli di Massarosa, per ricavarne prodotti di canapa light che rivendevano attraverso il web in tutto il mondo. Un fiorente commercio illegale messo in piedi da tre spagnoli: un broker, un imprenditore e un esperto di botanica.

Tutti e tre sono stati arrestati in flagranza dalla Guardia di finanza di Pisa mentre stavano organizzando una nuova spedizione di sostanza stupefacente. Nel blitz i finanzieri hanno recuperato 80 kg di inflorescenze all’interno di un furgone, noleggiato per l’occasione, sequestrando altri 250 kg di prodotti illegali derivati dalla canapa insieme al terreno agricolo di 3mila mq, in Versilia, utilizzato per la coltivazione di oltre 900 piante.

L’attività illecita del terzetto andava avanti da due anni. La merce (infiorescenze, resine, oli e cime) veniva rivenduta attraverso il web, i social media e i distributori automatici collocati nelle strade di tutta Italia.

Le indagini, spiega una nota delle fiamme gialle, “sono iniziate nello scorso mese di gennaio, quando durante un normale controllo all’aeroporto di Pisa dei passeggeri provenienti dalla Spagna, l’unità cinofila aveva segnalato degli organizzatori del traffico che stavano trasportando 20 mila euro in contanti e quando i finanzieri hanno chiesto loro a cosa servissero tutti quei soldi, hanno risposto che servivano ad acquistare canapa direttamente da un produttore in Versilia”.

Soon stati gli approfondimenti investigativi, coordinati dalla procura di Lucca, a consentire alla finanza, “di scoprire l’intera filiera della produzione e della commercializzazione: dall’acquisto dei semi, alla vendita dei derivati.