Tamponi in farmacia per i medici di base: primi ritardi (e polemiche)

Tamponi in farmacia per i medici di base: primi ritardi (e polemiche)

Federico Conti

di Federico Conti

VIAREGGIO - A meno di una settimana dalla firma dell'accordo in Regione, ancora non decollano i tamponi rapidi per i medici di base e pediatri, in distribuzione attraverso le farmacie.  2mila quelli previsti in questa prima tornata in Versilia. Si parla di 15/20 tamponi al mese per ogni medico di base, che ne farà in media uno ogni due giorni.

A meno di una settimana dalla firma dell’accordo in Regione, ancora non decollano i tamponi rapidi per i medici di base e pediatri, in distribuzione attraverso le farmacie. 2mila quelli previsti in questa prima tornata in Versilia. Si parla di 15/20 tamponi al mese per ogni medico di base, che ne farà in media uno ogni due giorni.

Nelle prossime ore la Asl si confronterà con i medici del territorio che chiedono strutture adeguate per eseguire i test (come i distretti o le Case della salute), dispositivi di protezione individuale e anche il supporto di personale infermieristico. Non solo le modalità di esecuzione devono essere affinate, ma anche la diffusione. La distribuzione attraverso le farmacie al momento sembra andare a rilento, come denuncia il dottor Giovanni Bergamini della Calandra di Viareggio. Eseguire direttamente in farmacia di tamponi rapidi, in spazi separati e con personale infermieristico. Questa la richiesta di alcuni farmacisti versiliesi, tra cui lo stesso Bergamini, fatta alla Regione . Un metodo che è già realtà da alcuni giorni nel Lazio ad esempio. Ma al momento stoppato in Toscana.