Si rinnova l’antico rito della battitura delle castagne

Si rinnova l’antico rito della battitura delle castagne

Redazione

di Redazione

VALLE DEL SERCHIO - Fine novembre – primi dicembre. Tempo di battitura per le castagne. Un rito antico e sempre nuovo che ritorna in Valle del Serchio e che prosegue il cammino per arrivare alla farina dolce, alla farina di castagne, base di tante specialità della tradizione.

 

Ci troviamo a Valdivaiana, amena località nella montagna barghigiana  in una zona da sempre vocata alla coltivazione e alla raccolta delle castagne e qui siamo nei pressi del metato di Giovanni Giovannetti. Dopo oltre 40 giorni di essiccazione e affumicatura le castagne sono state battute in modo da essere poi portate al mulino per la macinatura. Per svolgere al meglio questo lavoro si adopera ancora oggi, come nel secolo scorso una macchina di molti decenni orsono  ma c’è bisogno anche di tanto lavoro. Come ci conferma Giovanni, da tutti conosciuto come Giovannino, l’annata di raccolta non è stata delle migliori, ma nonostante tutto , visto il risultato ottenuto con la battitura, le castagne si presentano molto meglio del previsto. Certo, si dovrà fare una bella selezione prima di inviarle alla macinatura, ma il tutto non dovrebbe pregiudicare alla fine una buona farina dolce. Qui ci siamo spostati invece in val di lima, nella zona della Controneria nei pressi di San Cassiano,  dove la qualità e la quantità della castagne è stata eccellente; anche  in questo caso si procede secondo il metodo antico. In questa zona tra le varietà più apprezzate per la produzione di farina dolce ci sono le castagne Pastinesi e Lucignane che danno una farina davvero di grande qualità.