Una pietra d’inciampo per Guglielmo Lippi Francesconi

Una pietra d’inciampo per Guglielmo Lippi Francesconi

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Lucca - E' dedicata alla memoria del dottor Guglielmo Lippi Francesconi la pietra d'inciampo che è stata posata di fronte all'ingresso dell'ex ospedale psichiatrico di Maggiano, attuale sede della Fondazione Mario Tobino

Primario all’interno del manicomio, Lippi Francesconi si distinse da sempre per il suo approccio alle terapie psichiatriche estremamente innovativo per l’epoca, avversando fermamente qualsiasi forma di terapia costrittiva. Posizioni che incrinarono i suoi rapporti con il regime fascista, fino a sfociare nella sua uccisione durante l’eccidio della Certosa di Farneta nel 1944. Lippi Francesconi, oltre che medico, fu anche un appassionato d’arte. Dalla sua matita prese vita l’immagine che rappresentò il primo manifesto del Carnevale di Viareggio nel 1925

La pietra d’inciampo, simbolo e testimonianza a memoria di chi fu ucciso per mano dei nazi fascisti, è stata consegnata dal Sindaco di Lucca Alessandro Tambellini alla nipote del medico, la signora Micaela Lippi Francesconi, che ha ricordato commossa la figura del nonno

Significative le parole dell’Arcivescovo Paolo Giulietti sul significato simbolico della posizione della pietra d’inciampo a Maggiano.

Alla cerimonia ha preso parte anche l’assessora regionale all’istruzione Alessandra Nardini che ha parlato della memoria di questi crimini come vaccino contro l’attuale riaffiorare di episodi propri della mentalità fascista.