Anche The Italian Sea Group pronta a rilevare la Perini Navi

Anche The Italian Sea Group pronta a rilevare la Perini Navi

Federico Conti

di Federico Conti

VIAREGGIO - C'è un terzo cantiere pronto a rilevare all'asta la Perini Navi, dichiarata fallita la scorsa settimana. E' The Italian Sea Group, operatore mondiale della nautica di lusso con base a Marina di Carrara, che ha dato mandato ai propri consulenti di verificare sin da ora contenuti, tempi e modalità di partecipazione alla futura procedura competitiva del fallimento.

Il cantiere apuano – come si legge in una notta – intende verificare, una volta identificati i cespiti che verranno appresi all’attivo fallimentare, se esistano i presupposti e le condizioni per prendere parte alla eventuale procedura di asta competitiva. Il gruppo TISG, attivo nella costruzione e refit di motoryacht e navi fino a 100 metri, fa capo a Giovanni Costantino e opera sul mercato con i brand Admiral e Tecnomar. “Mantenere in Italia uno storico brand – protagonista della vela di lusso a livello mondiale – come Perini Navi rappresenta un interesse strategico anche per il nostro Paese” – spiega il cantiere.

Quella di The Italian Sea Group è al momento solo un’intenzione. Chi ha già depositato una manifestazione di interesse in fase di concordato sono i cantieri Sanlorenzo – già presenti anche a Viareggio – e Ferretti con sede a Forlì. Al momento della procedura compartiva ci si aspetta a questo punto una proposta formale per acquisire la Perini o parte di essa.

Al cantiere in Darsena intanto, lunedì pomeriggio, è arrivato il curatore fallimentare Franco Della Santa: lo attende un lungo lavoro istruttorio, con inventario, relazione contabile, perizie e stime. Nei prossimi giorni è atteso il primo incontro con i sindacati.

“Ci aspettiamo che l’azienda venga venduta e non affittata” – afferma il responsabile Fiom Cgil Versilia Nicola Riva. “La vendita garantirebbe liquidità per ristorare in tempi più stretti i creditori, che sono soprattutto piccole e piccolissime imprese artigiane della zona.” Ma la prima scadenza saranno le retribuzioni dei lavaratori, tutti in Cassa integrazione anticipata dall’azienda. Una delle priorità che verrà posta dal sindacato al curatore.