Condotto pubblico, sotto accusa lo “spezzatino” di competenze

Condotto pubblico, sotto accusa lo “spezzatino” di competenze

Redazione

di Redazione

LUCCA - Le turbine in azione e la potenza delle acque, in apparenza placide, del condotto pubblico di Lucca. Immagini del breve viaggio che abbiamo condotto venerdì tra il passato e il presente di questa eccezionale opera idraulica, oggetto negli ultimi anni di discussioni a seguito dell'entrata in funzione di quattro centrali idroelettriche a servizio di altrettante aziende.

L’acqua è più alta rispetto al passato, almeno rispetto a dieci anni fa e sono sorti problemi per abitazioni e strade, sia fuori che dentro le mura. Il punto di vista dei residenti a San Pietro a Vico è riassunto dal giornalista Paolo Bottari.

Su una cosa sembrano essere tutti d’accordo: lo spezzatino di competenze in vigore dal 2016 in poi tra Regione, Consorzio di Bonifica e Comune, ostacola concretamente la volontà di risolvere i problemi.

Il problema è proprio quello: da quando sono partite le turbine nessuno si è più preso la briga di gestire la situazione in maniera complessiva: così, amministratori o rappresentanti di forze politiche protestano e minacciano azioni legali mentre i concessionari, forti degli accordi firmati, tirano dritto, mettendo a nudo le pecche della pubblica amministrazione; e i privati sono lasciati ai loro guai senza nemmeno capire a che porta devono bussare. Per superare l’impasse forse servirebbe che qualcuno prendesse l’iniziativa, istituendo un tavolo di confronto per superare un muro contro muro che non porterà a niente di buono.