Inchiesta fanghi a Massarosa: gli ambientalisti chiedono il sequestro e la bonifica

Inchiesta fanghi a Massarosa: gli ambientalisti chiedono il sequestro e la bonifica

Federico Conti

di Federico Conti

MASSAROSA - I camion sono di nuovo in funzione e si continua a depositare materiale sul terreno di via Duccini a Massorosa, finito al centro dell'inchiesta della Dda di Firenze, individuato come una delle aree dove venivano smaltiti illegalmente fanghi tossici delle concerie toscane.

Come mostrano queste immagini diffuse dagli attivisti del Comitato Aria Pulita Viareggio e dintorni che lunedì sono arrivati sul posto. Gli ambientalisti chiedono lo stop ai lavori e la bonifica immediata dell’area, in zona Pioppogatto, dove si stanno realizzando nuovi capannoni industriali e artigianali.

3.300 mq di matariale provenienti da Pontedera, secondo le indagini dei carabinieri, in particolare ceneri di risulta dalla combustione dei fanghi delle concerie, denominati Keu, materiali altamente inquinanti che necessitano di uno specifico percorso per lo smaltimento.  I mezzi sono in azione, del resto il terreno – come già evidenziato – non è stato posto sotto sequestro al pari di molti altri coinvolti nella maxi inchiesta. Che ha suscitato forti reazioni politiche.

Il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi ha presentato un’interrogazione urgente con la quale chiede chiarezza alla Regione, chiede il dettaglio del tipo di rifiuti smaliti e soprattuto la bonifica immediata.