Dopo la mesta retrocessione è una Lucchese solo da…rifondare

Dopo la mesta retrocessione è una Lucchese solo da…rifondare

Guido Casotti

di Guido Casotti

CALCIO C - Perdere in un sol colpo non solo la categoria, con la mesta ed ennesima ridiscesa in serie D, ma nel contempo ritrovarsi anche con una rosa di fatto azzerata. O quasi.

 

Dover rinunciare anche a calciatori giovani che seppur a sprazzi, e nel contesto di una stagione tanto disgraziata, avevano confermato il loro talento e buone potenzialità. Ed ogni riferimento ad elementi quali Nannelli e Papini non è affatto casuale. Tutto sfumato. Ergo. Una squadra da rifare di sana pianta: che sia D oppure nel caso anche di un eventuale ripescaggio in serie C. Già, un programma importante per un’altra estate (ancora) che si profila calda. Molto calda. Lo abbiamo già intuito, che è dir poco, giovedì scorso nell’ultima puntata stagionale di “Curva Ovest”. Dalle centinaia di messaggi abbiamo capito che il popolo rossonero scalpita, freme e…teme: vorrebbe sapere e conoscere cosa succederà anche con una sorta di ansia collettiva. In soldoni avere un’idea magari concreta di quali sono i programmi di questa società e quale potrà essere a breve termine il destino della gloriosa Pantera, ammaccata e avvilita, quasi svuotata da tre lustri ormai di disastri e di ben poche gioie. In tal senso sappiamo che nei prossimi giorni, ma ancora non è stata fissata una data, gli attuali vertici della Lucchese torneranno a parlare in conferenza stampa: da oltre un mese a questa parte lo ha fatto in modo sporadico solo il presidente Bruno Russo. Chiaramente siamo davvero tutti curiosi di capire cosa sarà annunciato e quale sarà l’indirizzo societario. Vedremo se servirà a spegnere le più disparate ipotesi che circolano in queste ore. Inevitabilmente il silenzio dà spazio alle più fantasiose e talvolta allarmanti congetture. La sensazione è che questo gruppo, che ha rilevato la società nell’estate del 2019, voglia andare avanti e rilanciare la sfida. Ancora poche ore e lo sapremo.