Lo sfogo dello scultore Stefano Pierotti

Lo sfogo dello scultore Stefano Pierotti

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Lucca - Un gesto fatto in piena coscienza, dettato dall'indignazione di non essere stato ascoltato durante quasi tutto l'iter che ha seguito l'installazione dell'opera

 

Raggiunto telefonicamente, lo scultore Stefano Pierotti spiega le motivazioni che lo hanno portato al gesto clamoroso di tagliare le foglie dell’opera “Oltre le radici”.

Un’opera che aveva vinto un bando internazionale e che era stata concepita per essere installata all’interno delle Mura, a Porta San Pietro. Ma dopo il parere contrario della commissione paesaggistica del comune, gli venne trovata la collocazione di piazzale Boccherini. Scelta mal digerita dall’artista sin da subito.

Collocazione per la cui logistica di illuminazione e irrigazione dell’erba erano state chieste le spese allo stesso autore, richiesta poi ritirata dopo lunghe discussioni.

Goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la realizzazione del catalogo che doveva accompagnare l’opera, realizzato dopo quasi due anni e la cui bozza era stata bocciata dallo stesso Pierotti, le cui critiche però sono rimaste inascoltate tanto da portare in stampa il catalogo senza la sua approvazione. Da qua la scelta di compiere il gesto eclatante del taglio delle foglie.