Giuseppe Ungaretti, il grande poeta che fu “lucchese due volte”

Giuseppe Ungaretti, il grande poeta che fu “lucchese due volte”

Guido Casotti

di Guido Casotti

LUCCA - Lucca ha voluto ricordare con l'intiolazione di "Corte Ungaretti" le origini della famiglia del grande poeta, uno dei principali esponenti della letteratura italiana del XX secolo. Presentato anche un volume sulla storia della famiglia Ungaretti.

Giuseppe Ungaretti  è riconosciuto come uno dei grandi poeti e scrittori del ‘900. Vissuto tra Italia e Francia Ungaretti non dimenticò mai le sue origini lucchesi. Il padre Antonio era nato a San Concordio, mentre la madre, Maria Lunardini, proveniva da S. Alessio e mantenne vivo il legame tra il poeta e Lucca, parlandogliene ogni sera prima della recita del Rosario. Quando nel 1958 gli fu conferita la cittadinanza onoraria lui dichiarò di sentirsi “lucchese due volte”. Questa mattina l’aministrazione comunale ha voluto dedicare una targa “Corte Ungaretti” per ricordare il luogo dove si trova ancora la casa della famiglia in via Teresa Bandettini, angolo via per corte Ceci. Ilaria Vietina coglie l’aspetto cruciale di una cerimonia particolare.

Erano presenti anche il sindaco Alessandro Tambellini, l’assessore alla cultura Stefano Ragghianti, gli studiosi Ave Marchi, Paolo Buchignani e Alessandro Luigi Paroli e i discendenti della famiglia Ungaretti che emigrò per motivi di lavoro in Egitto dove nel 1888 nacque il poeta. Noi, che siamo cresciuti negli anni ’60, abbiamo un ricordo televisivo di Giuseppe Ungaretti che prima della messa in onda dello sceneggiato Odissea di Franco Rossi leggeva alcuni brani tratti dal poema omerico, suggestionando il pubblico grazie alla sua espressività di declamatore. E poi la celebra poesia “I Fiumi” dove riconosce esplicitamente le sue origini lucchesi. “Questo è il Serchio/ Al quale hanno attinto/ Duemil’anni forse/ Di gente mia campagnola/ E mio padre e mia madre”.