Ictus dopo il vaccino, Irene in condizioni stabili; la famiglia Cervelli: “Sospendere gli open day Astrazeneca”

Ictus dopo il vaccino, Irene in condizioni stabili; la famiglia Cervelli: “Sospendere gli open day Astrazeneca”

Redazione

di Redazione

Rompe il silenzio la famiglia di Irene Cervelli, 41 anni, di Capannori, la donna colpita da ictus una settimana dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino Astrazeneca. E lo fa con il proprio legale, Giovanni Mandoli, che in una nota spiega che Irene è in condizioni stabili, che la famiglia è amareggiata per alcune dichiarazioni comparse su Facebook e che sarebbe opportuno che la Regione sospendesse gli Open Day Astrazeneca.

Ecco il testo integrale della nota inviata dall’avvocato della famiglia Cervelli.

“La Famiglia Cervelli, mio tramite, rilascia questo breve comunicato stampa con il duplice fine di interrompere la divulgazione di informazioni prive di fondamento relative allo stato di salute di Irene e di aggiornare ufficialmente in merito alla posizione che la stessa famiglia intende assumere. Irene versa in condizioni stabili anche se al momento alcune piccole ischemie non permettono ancora di riequilibrare i propri valori ematici. La prognosi rimane riservata. I medici del nosocomio di Cisanello, a cui va tutto il sincero ringraziamento della famiglia, si stanno prodigando alacremente per portare alla paziente tutte le cure necessarie. La terapia farmacologica che viene somministrata è quella indicata dalla medicina per casi analoghi. Al momento non ci sono ulteriori novità. Dobbiamo attendere i prossimi giorni e sperare che tale terapia produca gli effetti desiderati.
Sul fronte legale la famiglia si dice amareggiata per le dichiarazioni comparse sul profilo FB di Irene da parte di alcuni “leoni da tastiera” ma al tempo stesso chiede di non dare spazio a questi soggetti che spesso si nascondono dietro ad account falsi creati ad arte con il solo scopo di generare odio. Altresì ringrazia di cuore le centinaia di persone che in questi giorni di sofferenza e di speranza hanno manifestato la loro vicinanza ed il loro affetto ad Irene in questo tragico momento a testimonianza del fatto che tutte le attività di volontariato svolte dalla stessa in questi anni hanno lasciato un grande ricordo.
Per quanto concerne infine la presentazione di un esposto smentisco che ad oggi sia stato depositato in Procura dalla famiglia la quale in questo momento sta orientando tutti i suoi sforzi nell’assistere Irene in questa battaglia che quotidianamente sta combattendo. Al tempo stesso stiamo valutando tutti gli aspetti legali della vicenda e nulla sarà lasciato di intentato.
La famiglia Cervelli infine auspica che il CTS e la Regione Toscana rivalutino l’apertura di Open Day Astrazeneca per persone under 50 fintanto che non sia stata fatta piena chiarezza su quanto accaduto”.