Inaugurata la targa in memoria del pittore Alfredo Meschi

Inaugurata la targa in memoria del pittore Alfredo Meschi

Redazione

di Redazione

LUCCA - Questa mattina il sindaco Alessandro Tambellini ha scoperto la targa di dedica del parco pubblico lungo via della Scogliera a pochi passi dal ponte di Monte San Quirico al pittore Alfredo Meschi 1905 -1981.

“Dovendo intitolare un luogo di Lucca a questo importante artista – ha dichiarato il sindaco Tambellini – ci è sembrato doveroso scegliere un pezzo di paesaggio lucchese che Meschi ha rappresentato tante volte nelle sue opere”. Nato a Lucca nel 1905, nel 1917 entra per un breve periodo come apprendista nella bottega di un intagliatore di legno. Successivamente lavora nel laboratorio paterno di lavorazione del marmo. All’età di quattordici anni si iscrive all’Istituto di Belle Arti, dimostrando fin dagli esordi una particolare predilezione per la pittura di paesaggio, che ha modo di approfondire sotto la guida del pittore di scuola napoletana Alceste Campriani. Nel 1924 trascorre una breve parentesi di studio a Napoli, con il maestro Gennaro Villani, dove conosce i pittori di Posillipo. Nel 1925 stringe amicizia col giovane Carlo Lodovico Ragghianti, con cui condivide le posizioni antifasciste e gli interessi culturali. Attraversa in questo periodo una fase di isolamento rispetto all’establishment artistico dominante, anche a causa delle sue poco “ortodosse” frequentazioni di personaggi legati all’ambiente anarchico e libertario. Nel 1926 si trasferisce nello studio situato nella Torre di Porta San Gervasio, in cui lavorerà fino all’anno della morte. Nel corso degli anni Venti scopre la tecnica del pastello, che praticherà con continuità a partire dagli anni Trenta. Tale condizione di estraneità lo porta a ricercare una via di fuga nella campagna, che diviene al tempo stesso luogo di evasione e fonte di ispirazione artistica. A partire dal 1923, anno in cui espone alla Prima Mostra Regionale d’Arte organizzata dall’Ars Lucensis, partecipa a varie rassegne, inizialmente a livello locale, poi nazionale ed internazionale. Nel 1932 vince il premio Caselli per la sezione di pittura, alla sua prima edizione; e due anni dopo ottiene ancora una volta la vittoria in ex aequo con Alberto Magri (commissione composta da Ezio Ricci, Lorenzo Viani e Bruno Cordati). Nel 1938 tiene una personale a San Francisco (Stati Uniti) e nel 1947 a San Paolo (Brasile). Nel 1948 e 1950 espone alla Biennale di Venezia. Nel 1954 la Strozzina gli dedica un’ampia mostra, a cura di P. C. Santini; nel 1979 espone invece nella città natale, in una grande antologica a lui dedicata. Muore a Lucca il 22 agosto 1981. Nel 2008, a Barga, si tiene un’importante retrospettiva della sua opera. La sua è una pittura di paesaggio semplice e spontanea, praticata “en plein air”. I soggetti principali sono il paesaggio nelle sue varie stagioni, gli scorci della città di Lucca e dei suoi dintorni, che raffigura con una inconfondibile capacità espressiva.