Alla vigilia della partenza del Green Pass, c’è confusione, ma anche timore tra i titolari di bar e ristoranti. A meno di non volersi ogni volta sottoporre a un tampone il lasciapassare vaccinale servirà obbligatoriamente per la consumazione all’interno.

Alla vigilia della partenza del Green Pass, c’è confusione, ma anche timore tra i titolari di bar e ristoranti che non sanno ancora come comportarsi: chi ha potuto, grazie allo spazio a disposizione, ha aumentato i posti all’esterno dove, per mangiare, la certificazione non è richiesta. Per gli altri, è tutto molto più complicato. l ruolo dei ‘controllori’ non piace e il timore è di trovarsi a perdere clienti, dal momento che, se non saranno vaccinati non potranno entrare.

La prospettiva è quella di dover imbattersi in una situazione caotica, dal momento che ci vorrà un guardiano dei green pass, in un momento, tra l’altro, di grande difficoltà nel quale è impensabile poter assumere nuovo personale.

Per queste criticità, Confcommercio chiede con urgenza una proroga, in attesa che il governo faccia chiarezza sulla questione.