77° anniversario della Liberazione, Altopascio ricorda Francesco Rosellini

77° anniversario della Liberazione, Altopascio ricorda Francesco Rosellini

Virginia Torriani

di Virginia Torriani

ALTOPASCIO - Lunedì 4 settembre 1944. Pomeriggio inoltrato. Altopascio è liberata. Quel giorno di 77 anni fa è stato festeggiato con l’iniziativa “Le strade della memoria - una staffetta per la libertà”.

Altopascio celebra il 77esimo anniversario della liberazione dal nazifascismo con l’iniziativa “Le strade della memoria – una staffetta per la libertà”, organizzata dall’amministrazione comunale di Altopascio, con l’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in provincia di Lucca, l’Anpi Lucca e l’associazione Linea Gotica della Lucchesia.

In piazza Gramsci, oltre alla rievocazione in costume della V armata, si è tenuta la celebrazione ufficiale, conclusa e omaggiata dal passaggio delle frecce tricolori, portate in cielo dai deltaplani. Nel corso della cerimonia si è ricordata anche un a storia di solidarietà e coraggio, altruismo e amore. Protagonisti una famiglia ebrea, quella di Giulio Blei e Vlasta Strassberger, con il piccolo Davide, e di un altopascese, Francesco Rosellini. Quest’ultimo – gestore dell’agenzia di Altopascio del consorzio agrario di Lucca, già in dissenso con l’amministrazione fascista comunale di allora – entrò in contatto con la famiglia Blei e, poco prima dell’arrivo dei tedeschi ad Altopascio, il 10 settembre 1943, decise di mettere a repentaglio la propria vita per portare in salvo Giulio, Vlasta e Davide. Dapprima li nascose a Vetriano, nel comune di Pescaglia, e poi da lì, fornendo loro documenti falsi e aiuti economici, consentì loro di raggiungere la Svizzera in sicurezza.

A Rosellini è stata dedicata una targa posta sul palazzo comunale, in piazza della Magione, inaugurata dal sindaco di Altopascio, Sara D’Ambrosio e dal presidente consiglio comunale, Sergio Sensi.