Le opere di prima categoria del Carnevale Universale

Le opere di prima categoria del Carnevale Universale

Massimo Mazzolini

di Massimo Mazzolini

Viareggio - Prima parte della descrizione delle opere che compongono la sfilata del Carnevale Universale. Si inizia con i carri di prima categoria

La pandemia causata dal terribile virus ha stravolto la nostra vita e cambiato molte nostre abitudini, dal lavoro alla socialità, perfino il modo di festeggiare un evento come il carnevale, da sempre celebrato con sentimenti di divertimento e gioia. Se settembre, per tradizione , è il mese della vendemmia quest’anno Viareggio, celebra anche un grande evento fuori stagione. Il Carnevale Universale. Dopo la prima bella sfilata di sabato 18, metà col sole e metà con la luce, il racconto dei carristi di prima categoria si focalizza sulla contemporaneità riletta con uno sguardo di fiducia.
Jacopo Allegrucci racconta la speranza della comunità afro-americana di vedere realizzato il proprio sogno americano, infranto però dai gravi episodi di questi ultimi tempi.
La minaccia che colpisce i popoli indigeni del Brasile è invece il tema affrontato da Alessandro Avanzini
Mentre Luca Bertozzi ci accompagna nel mondo sottomarino come allegoria di quello che c’è sotto sotto
Sceglie il linguaggio senza tempo della mitologia Luigi Bonetti per non farci dimenticare la lotta per la sopravvivenza che affronta la terra
Per Nelson Mandela il mondo resta un posto meraviglioso, nonostante abbia passato 27 anni in una cella , quando per altri, dicono i fratelli Cinquini bastano pochi mesi di privazioni per odiare l’umanità
Fabrizio Galli affronta il tema della pandemia rappresentando sia la diffusione del covid, sia la difficile battaglia che il mondo scientifico e sanitario sta combattendo contro il virus
Charlie Chaplin è il protagonista del carro di Lebigre e Roger. Il suo saper raccontare le ingiustizie sociali con ironia e umanità fa da contraltare al mondo dei plutocrati che si ingozzano delle ultime risorse economiche della terrà
Luciano Tomei è convinto che da un mondo triste e grigio si possa tornarer a rivedere splendidi colori
Mentre Roberto Vannucci racconta il suo inno alla vita omaggiando il grande talento musicale di Ezio Bosso scomparso a maggio dell’anno scorso
Nei telegiornali dei prossimi giorni, parleremo delle costruzioni di seconda categoria, delle maschere di gruppo e di quelle isolate