Renaio e le sue “quarantore” settembrine, un caso unico

Renaio e le sue “quarantore” settembrine, un caso unico

Redazione

di Redazione

BARGA - Domenica 19 settembre a Renaio, il piccolo borgo montano del comune di Barga a mille metri sul livello del mare, si sono celebrate le Quarantore.

 

Come vuole la tradizione e la storia di questa comunità della montagna barghigiana, questa ricorrenza si festeggia infatti la terza domenica di settembre. Può apparire cosa strana, visto che questo è un appuntamento legato alle celebrazioni della Pasqua, ma strano non è se si guarda al perché. La popolazione locale, in passato, si dedicava quasi esclusivamente alla pastorizia e durante i mesi invernali era impegnata nella transumanza verso le pianure pisane e della maremma. Al ritorno andavano direttamente agli alpeggi in montagna, così fu deciso, proprio per le esigenze dei pastori che durante i mesi primaverili non erano disponibili, di spostare questa ricorrenza a settembre. Le Quarantore dunque anche quest’anno si si sono celebrate la terza domenica del mese di settembre. La giornata, tradizionalmente, ha visto riunirsi per il pranzo le famiglie della montagna che solitamente si ritrovano nelle loro case. Poi nel pomeriggio il ritrovo alla chiesa di San Paolino in una giornata resa brillante dl sole, ma anche frizzante dalla tramontana. Qui l’esposizione del SS. Sacramento; il  rosario e  la santa messa accompagnata dalla corale di Renaio e Montebono e dai cantori della Schola Cantorum di Fornaci. Al termine della messa il Santissimo, anche questa una tradizione, è stato portato in processione dalla gente insieme a don Simone Binelli, il proposto di Barga don Stefano Serafini e don Antonio Pieraccini  fino al cimitero di Renaio dove la giornata si è chiusa con la benedizione eucaristica.