L’omaggio ai tre poliziotti uccisi a Querceta: prima volta senza Crisci

L’omaggio ai tre poliziotti uccisi a Querceta: prima volta senza Crisci

Federico Conti

di Federico Conti

PIETRASANTA - Anche quest'anno la Versilia si è fermata per ricordare la strage di Querceta nel 46esimo anniversario. Era l'alba del 22 ottobre del 1975 quando il brigadiere Gianni Mussi e gli appuntati Armando Fermiano e Giuseppe Lombardi vennero falciati dai colpi di mitra da due banditi ricercati per rapine in banca e alla posta.

Massimo Battini e Giuseppe Federigi, che si dichiararono poi appartenenti a movimenti politici di lotta armata. Quel casolare abbandonato nella campagna di Montiscendi è stato il luogo della cerimonia per rendere omaggio ai tre poliziotti uccisi. Quest’anno una celebrazione dal sapore ancora più amaro. Per la prima volta senza Giovan Battista Crisci, l’unico superstite dell’eccidio di quella mattina, scomparso lo scorso febbraio dopo aver dedicato tutta la vita alla memoria dei tre colleghi uccisi e alla diffusione della cultura della legalità tra i giovani.

Presenti le massime autorità provinciali, tutti i Comuni della Versilia e gli studenti del liceo artistico Stagio Stagi che hanno arricchito il monumento in memoria di Mussi, Lombardi e Femiano con una nuova stele decorativa. Una cerimonia carica di significato, ma anche di commozione per le famiglie dei tre poliziotti e del compianto Crisci. Tra cui la preside Nadia Lombardi.