Ad Altopascio due panchine rosse per dire no alla violenza sulle donne

Ad Altopascio due panchine rosse per dire no alla violenza sulle donne

Virginia Torriani

di Virginia Torriani

ALTOPASCIO - Le panchine sono state realizzate dagli studenti della scuola media di Altopascio e sono state installate in Piazza Gramsci e all'esterno del punto vendita Conad Superstore. Con iniziative di questo tipo l’amministrazione comunale mira a sensibilizzare il più possibile la comunità e a rilanciare messaggi educativi e virtuosi.

Sono due le panchine rosse inaugurate nel Comune di Altopascio in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La prima è stata installata in piazza Gramsci, la seconda all’esterno del punto vendita Conad Superstore. Entrambe le panchine vogliono testimoniare il sangue versato da chi non c’è più, l’assenza delle vittime di femminicidio, offrendo ogni giorno dell’anno un posto su cui sedersi e riflettere, con un pensiero particolare rivolto a Carmela Fontana e a Silvia Manetti, uccise dai propri compagni. Le panchine sono state realizzate dagli studenti della scuola media di Altopascio, che hanno preso parte alla cerimonia in Piazza Gramsci e al parco don Palandri di Spianate assieme agli insegnanti, alle istituzioni, alle associazioni del territorio e tutto il direttivo del Centro commerciale naturale della frazione.

“La nostra missione – ha sottolineato la sindaca di Altopascio, Sara D’Ambrosio, è portare il 25 novembre nella quotidianità di ognuno di noi, affinché non resti una data isolata, ma il pensiero costante attraverso cui impostare la nostra vita, strutturare il presente e il futuro della nostra comunità, intervenire per aiutare chi ha più bisogno e fare rete per dare una via di uscita a chi è vittima di violenza. Questo percorso deve necessariamente passare dai giovani: è il salto culturale a interrompere il meccanismo patologico e pericoloso della violenza maschile sulle donne”.

Nel pomeriggio l’iniziativa è stata ripetuta alla Conad Superstore di Altopascio, dove è stata posizionata la seconda panchina rossa. “Se anche una sola persona – ha detto Roberto Toni, proprietario del punto vendita – passando di qui per andare a fare la spesa si soffermerà a leggere e deciderà di chiamare il numero 1522 per denunciare una violenza subita allora avremo raggiunto l’obiettivo”.