La cura della “Faina” Vangioni e il Ghiviborgo è tornato a volare

La cura della “Faina” Vangioni e il Ghiviborgo è tornato a volare

Guido Casotti

di Guido Casotti

CALCIO D - La clamorosa vittoria sulla capolista Rimini rilancia alla grande le ambizioni salvezza del Ghiviborgo. Fino a poche settimane fa la situazione della squadra della Media Valle pareva disperata ma l'avvento di un tecnico bravo e preparato come Walter Vangioni ha cambiato tutto. O quasi.

 

Il calcio diceva quello è bello e imprevedibile. Un vecchio amico ai tempi delle radio negli anni ’80 suggeriva addirittura che è…tondo. E come dargli torto a distanza di quasi 40 anni e col magone in gola nel ricordarlo ? Diversamente da altri sport il calcio è meno scientifico e quindi può capitare che nel recupero di Bagni di Lucca, un testacoda tra la capolista Rimini e il Ghiviborgo da sempre in questa stagione all’ultimo posto, vinca proprio il fanalino di coda. E’ un pò la vecchia e antica storia di Davide contro Golia. Laddove non può la forza perchè l’avversario ti sovrasta allora ci metti l’astuzia. Potremmo rifarci anche all’omerico Ulisse che acceca Polifemo. In questo caso il nostro eroe ha un nome e un cognome e anche un nickname di cui sappiamo va fiero. Parliamo di Walter Vangioni “la Faina” di Gallicano che ha giocato un bello scherzetto alle ambizioni di C del Rimini. Intanto ha saputo leggere la partita capendo che non poteva andare ad affrontare a viso aperto lo squadrone biancorosso ma tanto valeva mettersi lì: aspettare e… ripartire. E così è stato allo scadere del primo tempo dopo una prima frazione dominata dagli ospiti frenati da un grande Nucci. Il primo timbro lo ha messo Bongiorni in un classico contropiede di antica memoria. Anche nella ripresa quando il Rimini è rimasto in dieci Vangioni non si è fatto tentare dalla voglia di azzannare la preda ma ha tenuto la squadra bella corta e coperta. Casomai l’unico appunto di non aver saputo sfruttare gli spazi. In realtà al 90esimo tutto pareva frantumarsi sulla zampata di Pietrangeli ma siccome ci sono le giornate segnate dal destino questa voleva che il mercoledì da leoni lo vivesse il Ghiviborgo che grazie allo spunto di Bachini ha colto una vittoria che vale doppio, anzi triplo. Lo testimonia la classifica che per la prima volta dall’inizio del campionato vede la squadra del presidente Alessandro Remaschi salire addirittura al quart’ultimo posto. Che di questi tempi e vista la piega che stava prendendo il torneo, non è davvero poco. La strada è ancora lunga ma adesso si può fare. Intanto all’orizzonte incombe la trasferta di Ravenna, altro ostacolo arduo per la formazione di Vangioni che poi mercoledì prossimo 26 gennaio avrà il secondo recupero ancora allo stadio delle Terme contro il Seravezza. Da quelle parti il Vangio ha vissuto cinque anni meravigliosi che nessuno ha dimenticato ma in questo caso ci saranno altri tre punti pesanti in palio. E allora bando ai sentimentalismi e spazio invece alla praticità di un campionato sofferto, che va avanti a singhiozzo e dove fino al termine ci vorrà grande lucidità e forza mentale e fisica.