Il Carmine che verrà, il progetto di riqualificazione tra botteghe e spazi per bambini

Il Carmine che verrà, il progetto di riqualificazione tra botteghe e spazi per bambini

Virginia Torriani

di Virginia Torriani

LUCCA - Ad aggiudicarsi il bando per il recupero definitivo della struttura è il gruppo 4223: 7 giovani lucchesi, 6 "di ritorno" e da una di adozione. Complementari per ruoli, competenze e professionalità, tutti hanno fatto esperienze all'estero e sono pronti a mettere al servizio della città quanto acquisito. Il nuovo Carmine dovrebbe essere ultimato per la fine del 2025.

Botteghe alimentari e artigiane, pop-up store, spazi per bambini, per esposizioni e mostre, dibattiti e musica dal vivo, senza dimenticare un chiostro verde da utilizzare come luogo civico, bar e ristoranti, laboratori di Arti e Mestieri e aree da destinare a locazioni temporanee per ospitare eventi privati. Queste le idee per il Carmine che verrà, presentate dalla società 4223, che si è aggiudicata il bando per il recupero definitivo dello storico Mercato. Il gruppo, che ha scelto per nome il numero di metri delle Mura di Lucca, è composto da 7 giovani lucchesi – 6 di ritorno e una di adozione -; complementari per ruoli, competenze e professionalità sono accumunati dall’amore per la città e dalle esperienze maturate all’estero, che adesso – dicono – sono pronti a mettere al servizio della comunità.

Tante le idee e le proposte messe sul piatto, che, spiegano gli autori del progetto, assumeranno contenuto e concretezza coerentemente con i lavori di ristrutturazione, la cui fine è prevista per il 2025. L’ambizioso obiettivo è fare del Carmine un luogo da vivere tutte le stagioni e uno spazio in cui far convergere le eccellenze agricole, artigianali e imprenditoriali del territorio.