Attacco dei lupi tra le case del compitese, stavolta la preda è un cane

Attacco dei lupi tra le case del compitese, stavolta la preda è un cane

Redazione

di Redazione

La denuncia di Cia Toscana nord: "La situazione rischia di non essere più gestibile. I lupi si spingono sempre più all’interno dei centri abitati e non hanno remore anche ad entrare nei giardini"

Questa volta è stato un cane ad essere assalito dai lupi nella Piana di Lucca, nel Compitese. L’episodio è accaduto la scorsa sera: poco prima delle 23, il proprietario era in casa, quando, improvvisamente, ha sentito la figlia agitarsi e urlare. Immediatamente è uscito fuori e ha capito cosa era accaduto: un lupo aveva afferrato per il collo il cane di casa – un animale di mezza taglia di una decina di chili di peso – e lo aveva portato via, probabilmente per ‘banchettare’. Immediatamente padre e figlia hanno iniziato le ricerche del loro cane, senza però trovare tracce né del lupo né del cane. Proseguendo le ricerche, però, sono riusciti a ritrovare il cane, che giaceva a terra, ricoperto di sangue: subito hanno pensato al peggio, ma, la povera bestia era solo ferita.

Subito è stato portato da un veterinario che fa anche servizio notturno ed è stato, così, possibile salvargli la vita. L’episodio è stato segnalato da Cia Toscana Nord che denuncia:  Resta il problema dei lupi che si spingono sempre più all’interno degli abitati e non hanno remore anche ad entrare nei giardini.

«L’episodio è avvenuto in una zona urbanizzata del Compitese – dice il direttore della Cia Toscana Nord, Alberto Focacci – e questo dimostra chiaramente come i lupi oramai non si limitino più ai boschi per cercare le proprie prede, ma arrivino tranquillamente anche alle case. Dimostra anche, come abbiamo più volte sottolineato, che se non trovano pecore, possono assaltare anche gli animali di affezione, che per loro sono solamente delle prede da catturare e mangiare. La situazione, a nostro avviso, è decisamente preoccupante e rischia di non essere più gestibile in tempi purtroppo molto brevi. Tutto questo ci fa dire che non c’è più tempo da perdere e che tutti gli organismi preposti devono agire tempestivamente per arginare questa situazione, in modo che si possa arrivare a soluzioni concrete e non necessariamente cruente. L’esempio del Veneto che ha autorizzato l’utilizzo delle pallottole non letali per l’animale, ma che hanno comunque un forte effetto deterrente, resta, a mio avviso, decisamente positivo e da prendere in seria considerazione.