“E’ questo il mondo che vorremmo”. L’abbraccio dei 3000

“E’ questo il mondo che vorremmo”. L’abbraccio dei 3000

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Viareggio - Sono queste le parole con cui Marco Piagentini ha voluto ringraziare i più di tremila viareggini che si sono uniti al corteo per il 13esimo anniversario della strage del 29 giugno

Un corteo che si è aperto con alcuni momenti di tensione con la contestazione al sindaco Giorgio del Ghingaro, presente alla celebrazione insieme alla giunta comunale nonostante lo strappo sempre più ampio con i familiari delle vittime, dopo la rinuncia del comune alla parte civile nel processo di appello bis. Contestazione immediatamente bloccata proprio da Piagentini.

Il corteo è poi sfilato lungo il tradizionale percorso, tra gli applausi dei clienti dei locali della Passeggiata e delle persone affacciate ai balconi. Poche per la verità ma era evidente che i viareggini hanno preferito essere presenti in prima persona, lasciando candele accese alle finestre ma sfilando a fianco dei familiari delle vittime.

Un corteo silenzioso su cui, oltre al peso del dolore, quest’anno gravava anche l’attesa per l’esito del processo di appello bis la cui sentenza era attesa per l’indomani.

La prima tappa è stata di fronte alla Croce Verde, per l’omaggio a Milziade Caprili per poi proseguire fino al palco di via Ponchielli. Una marea di persone, tante che quando la testa del corteo era in cima al cavalcavia, la coda doveva ancora arrivare alla Croce Verde.

Sul palco la lunga serata si è conclusa con una performance teatrale e le testimonianze dei tanti che hanno affiancato i familiari delle vittime in questi tredici anni, interrotte solo dal fischio dei treni per il saluto dei ferrovieri in transito.

I 32 palloncini bianchi, uno per ogni persona uccisa in quella tragica notte e gli occhi lucidi delle tante persone rimaste fino alla fine, hanno chiuso poi la lunga serata di questo 13esimo anniversario del dolore.