L’autorità di bacino tra le best practice europee con il caso dimostrativo Serchio

L’autorità di bacino tra le best practice europee con il caso dimostrativo Serchio

Silvia Toniolo

di Silvia Toniolo

LUCCA - Il caso dimostrativo Serchio, sviluppato dall’Autorità di bacino dell’Appennino Settentrionale, è stato inserito dall’Agenzia europea per l’ambiente (Eea), nei 100 casi di rilievo europeo.

Si tratta di obiettivi in linea con il Green Deal e la strategia dell’Ue sulla biodiversità per il 2030. Sotto la lente di ingrandimento c’è un’area a elevata vulnerabilità come quella del comprensorio del lago di Massaciuccoli.

Il risultato raggiunto, spiega Massimo Lucchesi, segretario generale dell’autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale .

è dovuto, tra le altre cose alla creazione di un percorso chiaro e condiviso su scala locale, nazionale ed europea in grado di aumentare la consapevolezza dei cittadini rispetto al tema dell’adattamento climatico e della transizione verde”.

Considerato il valore ecologico di questa zona umida, sono stati previsti interventi di ripristino, conservazione e adattamento. Nello specifico , spiega ancora Lucchesi, si mira a identificare, applicare e monitorare soluzioni basate sulla natura per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, come siccità e inondazioni, aumentare la resilienza territoriale complessiva e favorire l’adattamento alle nuove condizioni climatiche. Il caso dimostrativo Serchio, risulta inserito come best practice non solo per l’efficacia delle singole misure, individuate e condivise con i principali stakeholder del territorio, ma anche per la validità della scelta di partenza di voler realizzare un vero e proprio sistema integrato di misure che generasse un valore aggiunto di più ampia portata nell’ottica della gestione integrata delle problematiche ambientali e delle possibili modalità di adattamento al cambiamento climatico.