Strage di Erba, l’Agenzia Falco di Lucca: “Quella macchia non è sangue”

Strage di Erba, l’Agenzia Falco di Lucca: “Quella macchia non è sangue”

Redazione

di Redazione

LUCCA - Il dottor Davide Cannella assieme al suo team, su incarico di Azouz Marzouk, ha ripreso il lavoro d’indagine acquisendo materiale probatorio così importante da poter richiedere la riapertura del procedimento penale.

Novità sul caso della Strage di Erba. Il pool investigativo dell’Agenzia Falco di Lucca, su incarico di Azouz Marzouk, ha condotto un lavoro d’indagine sui delitti avvenuti nel 2006, acquisendo materiale probatorio così importante, secondo il team diretto dal dottor Davide Cannella, procuratore speciale di Marzouk – padre, marito e genero delle vittime -, da poter richiedere la riapertura del procedimento penale. La squadra investigativa afferma infatti di essere giunta allo scardinamento della cosiddetta “prova regina” del caso.

Quella prova, la traccia di sangue attribuita a Valeria Cherubini, assieme alle dichiarazioni del teste Frigerio, che riconobbe in Olindo Romano il suo aggressore, e alla confessione dei due coniugi portò alla condanna all’ergastolo.

L’Agenzia Falco ha inviato una nota alla difesa di Rosa Bazzi, adesso ristretta nella casa Circondariale di Bollate, con gli ultimi sviluppi: saranno i legali della donna a sollecitare eventualmente il Procuratore Generale competente e richiedere la revisione processuale.