Una “cassaforte” della natura per salvare le specie antiche

Una “cassaforte” della natura per salvare le specie antiche

Redazione

di Redazione

CAMPORGIANO - Un patrimonio naturale inteso come biodiversità oggi e' salvo grazie alla Banca del Germoplasma della Garfagnana, che non solo custodisce semi di varietà erbacee (cereali, ortive e leguminose) ma anche alberi da frutto che permettono la conservazione di varietà antiche fra le quali spiccano le uve "tipiche".

Il centro, che è curato dall’Unione Comuni Garfagnana , dispone di un vivaio di alberi da frutto molto ricco: una collezione di antica flora costituito da 450 piante di 7 specie (melo, pero, fico, susino, ciliegio, pesco) e 185 diverse varietà.
Ogni anno un team dell’Università di Pisa guidato dal Professor Claudio D’Onofrio del dipartimento di scienze naturali, effettua prelievi di frutti soprattutto nella vigna dove sono presenti 50 diverse varietà di uva. Tra queste ben 20 rappresentano un patrimonio genetico non esistente in nessuna banca data viticola e pertanto da considerarsi a tutti gli effetti tipiche ed autoctone.
Nonostante la stagione sia stata particolarmente siccitosa, come si può vedere il risultato è davvero straordinario; merito del personale dell’Unione Comuni Garfagnana che fra le varie attività si prende anche cura di questo centro.