Rincari, l’allarme di Federalberghi: “Camere piene, ma costretti a chiusure o licenziamenti”

Rincari, l’allarme di Federalberghi: “Camere piene, ma costretti a chiusure o licenziamenti”

Virginia Torriani

di Virginia Torriani

LUCCA - Il paradosso del settore evidenziato dal presidente lucchese della categoria, Pietro Bonino, che a fronte di prenotazioni chiuse con largo anticipo si trova a dover affrontare costi di gestione più che raddoppiati.

Questa la scelta a cui si trova di fronte oggi un albergatore. A lanciare l’allarme è Pietro Bonino, presidente di Federalberghi Lucca, che evidenzia la situazione paradossale in cui versa il settore: nonostante le tante richieste di prenotazione e gli importanti flussi turistici, le strutture ricettive rischiano  chiusure in serie per tutto il periodo invernale, a causa dei costi energetici spropositati e del generale rincaro di fornitori e servizi.

Bonino prevede che la maggior parte degli imprenditori ricorrerà alla riduzione del personale, pur di rimanere aperto. Ma per le aziende più piccole, a conduzione familiare, l’unica strada percorribile di fronte ai rincari è quella della chiusura invernale. Il presidente di Federalberghi Lucca chiede all’amministrazione comunale la possibilità di un tavolo di confronto per valutare misure di sostegno per hotel e strutture ricettive per scongiurare chiusure obbligate e prolungate, che, conclude Bonino, non gioverebbero all’immagine della città.