Slow Life – Slow Games, la lotta alla azzardopatia entra nelle scuole

Slow Life – Slow Games, la lotta alla azzardopatia entra nelle scuole

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

Carrara - Parte da Carrara il tour dedicato ai giovani per promuovere il gioco “salutare” che aiuta la socializzazione, contro quello che porta alla dipendenza

 

Parte da Carrara, dal Liceo “G. Marconi” la campagna di prevenzione dell’azzardopatia che sta interessando 11 ospedali nell’area Toscana nord ovest e che entra adesso in tantissime scuole, per parlare ai giovani, con un percorso ludo-educativo che mira a contrastare le azzardopatie, coinvolgendo tutti i gradi dell’istruzione, dalle scuole primarie fino alle scuole secondarie di secondo grado.

L’iniziativa rientra nel progetto “Slow Life – Slow Games: Gioca al ritmo giusto”, sviluppato dall’Azienda USL Toscana nord ovest, in collaborazione con Lucca Crea grazie ad un finanziamento del Ministero della Sanità.

Una mattinata che si è divisa in due fasi, con la rappresentazione teatrale messa in scena dalla compagnia Ygramul sulle tematiche del gioco d’azzardo e il successivo dibattito con il dottor Maurizio Varese, responsabile del progetto e direttore dell’area dipendenze dell’azienda sanitaria.

L’Istituto Nazionale di Sanità, nell’ottobre del 2018 ha rilevato ben 673mila minorenni (fascia d’età 14/17 anni) che hanno avuto accesso al gioco d’azzardo legale, pur non avendone i requisiti per legge. Un 14enne su 4 (il 24% in Italia) ha dichiarato di aver giocato almeno una volta. Percentuale che arriva al 35% tra i 17enni.