Via il richiamo all’antifascismo, centrosinistra Lucca insorge

Via il richiamo all’antifascismo, centrosinistra Lucca insorge

Redazione

di Redazione

LUCCA - E' polemica a Lucca per una mozione con la quale, nel prossimo consiglio comunale, le destre vogliono modificare una delibera della precedente amministrazione che per concedere beni comunali chiedeva dichiarazione di riconoscersi nei valori della costituzione e della resistenza

Minoranza sul piede di guerra a Lucca perche’ per il prossimo consiglio comunale la destra propone una mozione di revisione della delibera adottata dalla precedente amministrazione nella parte in cui dice che la concessione di beni comunali o di benefici economici debba essere sottoposta alla firma di una “dichiarazione esplicita e formale di riconoscersi nei valori della Costituzione e della Resistenza, di ripudio del fascismo, del nazismo, di ideologie razziste, xenofobe o antisemite, omofobe e antidemocratiche, portatrici di odio o intolleranza religiosa”.
“Per la magioranza maggioranza di destra del sindaco Pardini- scrivono in una nota i gruppi di centrosinistra in consiglio comunale (Partito Democratico, Lucca Futura, Sinistra Con Lucca, Lucca Civica – Volt – Lucca è Popolare, Lucca è un grande noi) – il fatto di riconoscersi nei valori della Costituzione e della Resistenza e di ripudiare fascismo, razzismo, xenofobia, antisemitismo e omofobia non è più un valore”.
Per il centrosinistra l’amministrazione comunale avrebbe infatti necessità di “dare un segnale alla componente di estrema destra, andando a inserire un generico richiamo alla Costituzione – conclude il documento – ma sentendo forte la necessità di eliminare i riferimenti espliciti a antifascismo, antisemitismo, omofobia, xenofobia, razzismo”.