Via il riferimento all’antifascismo, cresce la polemica per la mozione della destra

Via il riferimento all’antifascismo, cresce la polemica per la mozione della destra

Redazione

di Redazione

Sale la polemica dopo la mozione firmata dalla maggioranza in consiglio comunale che chiede di elimare i riferimenti al ripudio del fascismo dalle concesssioni di beni comunali e che sarà discussa nel consiglio comunale del 27 dicembre.

 

Con l’obbligo a sottoscrivere il ripudio del fascismo e delle ideologie razziste la sinistra limita la libertà individuale. La destra non riconosce i valori base della nostra costituzione. Queste le due posizioni alla base della polemica che si sta scatenando dopo la mozione firmata dai consiglieri di Forza Italia Alessandro Di Vito e Giovanni Ricci e che chiede di eliminare il riferimento alla Resistenza dalle concessioni di beni comunali o di benefici economici introdotto con una delibera adottata dalla precedente amministrazione comunale. I gruppi di centrosinistra hanno subito attaccato la maggioranza accusandola di una mossa meramente politica per la richiesta di eliminare la parola ‘antifascismo’ e di inserire un generico richiamo alla Costituzione. Accusa da cui la destra si difende definendo riduttivi i valori riportati nella delibera.

Dal canto suo, l’opposizione non vuole sentire ragioni: Sul contrasto al nazismo e al fascismo non si discute e la mozione, destinata a trascinare a lungo la polemica, deve essere bloccata.