Evade per sette volte dai domiciliari in pochi mesi: 43enne finisce in carcere

Evade per sette volte dai domiciliari in pochi mesi: 43enne finisce in carcere

Redazione

di Redazione

Dal giugno al dicembre scorso era evaso dagli arresti domiciliari per ben 7 volte: tante era stato sorpreso e denunciato dagli agenti della polizia. Ora per il 43enne di Lucca si sono aperte le porte del carcere, dopo che l’ufficio di sorveglianza di Pisa ha sospeso la misura degli arresti domiciliari.

Da giugno a dicembre 2022 era evaso dagli arresti domiciliari per ben sette volte. Adesso per il 43enne di Lucca si sono aperte le porte del carcere, dopo che l’ufficio di sorveglianza di Pisa ha sospeso la misura degli arresti domiciliari. Nell’ottobre del 2022 l’ufficio esecuzioni penali aveva emesso nei suoi confronti un provvedimento di cumulo di pene in esecuzione di due sentenze di condanna, ad 1 anno e 7 mesi complessivi, per resistenza a pubblico ufficiale e violazione degli obblighi della sorveglianza speciale nei confronti del 43enne, rispettivamente divenute definitive il 20 settembre ed il 1 ottobre scorsi. Con tale provvedimento era stato disposto che il condannato espiasse la pena in regime degli arresti domiciliari. L’uomo negli ultimi mesi si è reso responsabile di innumerevoli evasioni, venendo sistematicamente arrestato o denunciato da polizia e carabinieri territorialmente competenti. Soltanto nel periodo compreso tra giugno e dicembre scorsi, sono state segnalate all’autorità giudiziaria ben 7 evasioni ed in ogni circostanza, all’esito della convalida, gli è stata applicata la misura degli arresti domiciliari.

In un caso, agli inizi del mesi di dicembre, la donna che lo ospitava in casa, per giustificarlo, aveva detto alle forze dell’ordine intervenute per controllare il rispetto della misura, che l’uomo era uscito per riprendere il cane che era scappato. Anche in quel caso, però, il soggetto non aveva potuto eccepire alcuna valida giustificazione alla pattuglia che lo ha rintracciato in strada, che lo ha trovato con un sacchetto contenente diverse bottiglie di birra. La sua condotta, soprattutto negli ultimi tempi, era diventata aggressiva anche per i condomini dello stabile in cui stava scontando la pena ai domiciliari, preoccupati per il suo comportamento.