Porta Elisa: gradinata Danilo Michelini, tribuna Ernő Erbstein

Porta Elisa: gradinata Danilo Michelini, tribuna Ernő Erbstein

Guido Casotti

di Guido Casotti

CALCIO C - Nella giunta comunale di mercoledì approvata la delibera con cui la tribuna e la gradinata dello Stadio Porta Elisa sono state intitolate rispettivamente al giocatore e allenatore Danilo Michelini e all'allenatore Ernő Erbstein, entrambi legati alla storia della Lucchese 1905. Le intitolazioni fanno seguito a due delibere del Consiglio comunale del 2021 che impegnavano il sindaco e la giunta a mettere in atto il procedimento amministrativo.

Danilo Michelini – 1917-1983, lucchese, fece del calcio la sua vita, prima come atleta poi come allenatore, e rappresenta uno dei giocatori della Lucchese più importanti della sua epoca e di tutti i tempi. Giovanissimo, si fece notare dalla prima squadra e nel 1933, a soli sedici anni e mezzo, esordì in B. Con i colori della sua città, raggiunse la massima serie, affermandosi anche a livello nazionale per le prestazioni in campo di gioco, realizzando al primo anno in Serie A ben 16 reti, un traguardo che lo condusse fino alla convocazione nella Nazionale dove realizzò due gol al debutto.

Ernő Erbstein – 1898-1949 è l’allenatore che ha dato maggior lustro alla squadra di calcio maschile cittadina, ottenendo nell’arco di soli tre anni la promozione dalla Prima divisione (attuale serie C) alla serie A, ottenendo anche il miglior piazzamento nella storia rossonera di sempre, conquistando il settimo posto in A nella stagione 1936-37. Dopo la tragica pagina della promulgazione delle leggi razziali del 1938, fu costretto ad abbandonare l’Italia, dove tornò alla fine del secondo conflitto mondiale stabilendosi a Torino, divenendo allenatore del Grande Torino che vinse quattro scudetti e concludendo la sua esistenza nella tragedia aerea di Superga.