Rintracciata la tomba di Carlo Piaggia, la scoperta della delegazione lucchese in Sudan

Rintracciata la tomba di Carlo Piaggia, la scoperta della delegazione lucchese in Sudan

Redazione

di Redazione

CAPANNORI - La missione promossa dall'Istituto Storico Lucchese sulle orme dell'esploratore capannorese: le testimonianze orali raccolte rendono molto plausibile che Piagga sia sepolto a Karkoj, lungo il Nilo Blu.

La delegazione promossa e organizzata dall’Istituto Storico Lucchese in missione in Sudan sulle tracce di Carlo Piaggia ha rintracciato la tomba dell’esploratore capannorese, deceduto a Karkoj, lungo le sponde del fiume Nilo Blu,  il 17 gennaio 1882 durante una spedizione. La scoperta è quasi certa: diversi i i riscontri che confermano la posizione della sepoltura.

Durante il viaggio – a distanza di 41 anni dalla storica spedizione del febbraio 1982 –  la delegazione – a cui hanno preso parte il sindaco di Capannori Luca Menesini, Giorgio Tori, vice presidente dell’Istituto Storico Lucchese, Luca Lupi, studioso della cultura africana, Roberto Giovannini, documentarista e Gino Barsella, direttore Paese della Fondazione AVSI – ha avviato contatti e collaborazioni per valorizzare e promuovere la memoria dell’esploratore che viaggiò in solitaria i territori dell’Eritrea e dell’Etiopia, tracciando mappe dei territori inesplorati attorno alle foci del Nilo Bianco e del Nilo Azzurro, e, sua impresa più importante, visse per diverso tempo con la tribù dei Niam- Niam, gli attuali Azande, popolo di cacciatori e guerrieri formidabili.