LUCCA - Presentati a Milano, al Palazzo Giureconsulti, i progetti e gli eventi del 2026. L'annuncio: entro ottobre del prossimo anno, grazie ad un intervento da oltre 300mila euro, ci sarà l'apertura di un sotterraneo. Dal 5 dicembre sarà operativa la 'Lucca Visit Card'.

L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Pardini, con gli assessori Remo Santini per il turismo, Mia Pisano per la cultura, Paola Granucci per commercio e attività produttive e Fabio Barsanti per lo sport, ha annunciato uno dei passi che segnerà il 2026: l’apertura di un suggestivo sotterraneo delle Mura che diventerà un nuovo ingresso ufficiale alla città, e che collegherà direttamente la stazione ferroviaria al centro storico. Una nuova porta urbana contemporanea che, attraverso il Baluardo San Colombano, rafforzerà il racconto di un patrimonio non più soltanto tutelato, ma vissuto e integrato nella mobilità e nell’accoglienza.
Questa visione si intreccia con un’altra svolta decisiva, promossa dal Comune: il lancio della Lucca Visit Card, il primo biglietto unico per le principali attrazioni cittadine. La Card, operativa dal 5 dicembre, riunirà infatti per la prima volta gli ingressi a musei, istituzioni culturali e monumenti civici sotto la stessa progettualità, trasformando la visita in un’esperienza coordinata e competitiva a livello internazionale. Non si tratta soltanto di semplificazione, ma di costruzione di un brand territoriale capace di presentare Lucca come una destinazione unica, riconoscibile e coerente. La card valorizza le eccellenze più note, favorisce la scoperta dei luoghi meno frequentati e incentiva una permanenza più lunga e qualitativa, contribuendo anche alla redistribuzione dei flussi.
Cultura, turismo, commercio e sport convergono così in una regia comune che punta alla destagionalizzazione: l’obiettivo già perseguito dall’amministrazione fin dal suo insediamento e ora consolidato attraverso un calendario annuale, pensato per attrarre visitatori in ogni mese dell’anno e coinvolgere la cittadinanza in iniziative diffuse. Il 2026 vedrà infatti la città protagonista di grandi appuntamenti di rilievo internazionali. Tra questi il centenario della prima della Turandot di Giacomo Puccini, l’ultimo, immenso capolavoro del Maestro lucchese. In omaggio alla prima esecuzione, l’opera sarà presentata al Teatro del Giglio Giacomo Puccini nella sua versione “incompiuta”: la rappresentazione si interromperà esattamente nel punto in cui il compositore la lasciò alla sua morte, il 29 novembre 1924. E ancora la sessantesima edizione di Lucca Comics & Games ed il nuovo calendario del Lucca Summer Festival, accanto ai progetti promotori del brand cittadino come Lucca Fashion Weekend, Lucca Gustosa e Olive Oil You e i grandi eventi culturali e sportivi, tra cui il grande festival della storia cittadina Rievocando Lucca, le iniziative legate alla Città dei Motori, il circuito nazionale che unisce i territori protagonisti dei grandi eventi sportivi e alle eccellenze motoristiche italiane ed il Meeting Internazionale di Atletica.
In questo contesto, Lucca celebra anche un importante ritorno simbolico avvenuto in queste settimane: il restauro del Volto Santo di Lucca. Questa storica opera – uno dei crocifissi lignei più antichi e venerati d’Occidente – è tornata visibile con la sua policromia originaria restaurata, e sarà visitabile nella Cattedrale fino all’estate 2026. Un’occasione unica che rafforza l’identità religiosa, storica e culturale della città, da valorizzare insieme agli altri eventi e ricorrenze dell’anno. Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha recentemente fatto visita al Volto Santo, sottolineandone il valore identitario e culturale. Allo stesso modo, la città conferma il suo impegno nella tutela e valorizzazione della propria tradizione e vocazione commerciale, attraverso la scelta di promuovere Registro De.C.O. Lucca, cioè il registro dei prodotti e delle tradizioni agroalimentari che testimoniano l’autenticità del territorio, e istituire l’Albo dei luoghi storici del commercio e delle botteghe artigiane di Lucca. Con queste iniziative, Lucca intende riconoscere e promuovere le attività, artigiane e di somministrazione che da decenni – spesso da generazioni – operano con continuità nel territorio, mantenendo vivi saperi, tradizioni e le identità delle comunità locali. Grazie all’iscrizione nell’Albo, queste botteghe storiche acquisiscono non solo un riconoscimento ufficiale, ma anche la possibilità di partecipare a circuiti di promozione turistica e a bandi di sostegno, oltre a una visibilità rinnovata a livello regionale e nazionale. In tal modo, il commercio tipico, l’artigianato tradizionale e le imprese familiari diventano parte integrante del racconto urbano di Lucca, contribuendo a rafforzarne l’unicità.
Per la promozione turistica sono stati inoltre coniati nuovi claim che accompagneranno la nuova strategia comunicativa: “Lucca, dove il garbo è di casa” e “Lucca cuore autentico della Toscana”, risultato di una attenta e scrupolosa programmazione. La presentazione dei progetti e avvenimenti cittadini consolida così una strategia fondata su visione internazionale: un percorso che vede Lucca competere nel panorama delle destinazioni europee non solo per la bellezza del suo patrimonio, ma per la capacità di presentarlo come sistema, con un’identità chiara e un marchio riconoscibile, in cui cultura, mobilità, eventi, commercio e turismo lavorano insieme per generare valore per il territorio e per la comunità.
NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO
