MOTORI - Archiviata da poco l’estate, l’autunno è già inoltrato e, in men che non si dica, arriva Natale. Che per un rallista significa anche, nei giorni immediatamente precedenti, Rally Il Ciocchetto. Anzi, “Il Ciocchetto” com'è universalmente noto. Giunta alla 34esima edizione la corsa si disputerà dal 19 al 21 dicembre, sotto l'esperta regia di Organization Sport Events guidata dal suo dinamico direttore Valerio Barsella.

Al Ciocchetto, per consolidata tradizione avviata dal suo “inventore”, l’indimenticabile Maurizio Perissinot, si sperimentano cose nuove. E in 34 anni di cose nuove ne sono state ideate a volontà, da queste parti. Come lo scorso anno, ad esempio, quando è stata introdotta la novità del doppio shakedown, apprezzatissimo dalla generalità degli equipaggi, per cui viene riproposta anche nella edizione 2025. Quattordici in totale le prove speciali: brevi, nervose, tecniche e divertenti, suddivise in sei prove (tre da ripetere) nella prima tappa di sabato 20 dicembre e otto (quattro da ripetere) nella seconda frazione di domenica 21 dicembre. Come un anno fa, altro apprezzato cambiamento, premiazione finale sul palco di arrivo, per agevolare il rientro a casa di equipaggi e teams. Le iscrizioni si sono aperte il 3 novembre e si chiuderanno domenica 14 dicembre. Il volante racconta che nel tempo, il Ciocchetto è riuscito a sfatare la fama di gara per “specialisti”, grazie anche all’ingresso e all’apprezzamento di queste “minispeciali”, all’interno della Tenuta Il Ciocco, nell’ambito del Rally Il Ciocco e Valle del Serchio tricolore. Incuriosendo piloti di fama a venire a cimentarsi su questo tracciato nervoso e imprevedibile lo scorso anno s’imposero il ligure Fabio Andolfi, con Marco Menchini alle note su Skoda Fabia RS, che fecero centro al primo tentativo.
