Ghiviborgo e Tau Altopascio si siedono al tavolo delle grandi

Ghiviborgo e Tau Altopascio si siedono al tavolo delle grandi

Guido Casotti

di Guido Casotti

CALCIO D - Ad un terzo del campionato del girone E di serie D facciamo il punto sul rendimento tenuto finora da Ghiviborgo e Tau Altopascio. Secondo posto degli amaranto di Maraia alle spalle della capolista Grosseto mentre i biancorossi non finiscono di stupire con la quinta posizione in coabitazione col blasonato Siena.

Tau e Ghiviborgo ? Bene, bravi…bis. Ad un terzo del cammin di serie D il bilancio delle due formazioni lucchesi è più che lusinghiero, anzi ottimo diremmo. Partiamo dagli amaranto che un anno dopo si confermano ad alti livelli a dimostrazione che il lavoro e la serietà pagano spesso e volentieri anche sotto il profilo dei freddi e meri risultati. Ivan Maraia ha ribadito il rango di tecnico di valore e di equilibrio ripartendo dal nocciolo duro della squadra e inserendo giovani del florido settore giovanile altopascese. Non a caso il successo al “Muzi-Cicone”di Orvieto di domenica scorsa è stato firmato da Nistri e Tordiglione che arrivano proprio dalla “cantera” amaranto. Tommaso Carcani è un bomber di qualità, altri elementi come Lombardo e Nottoli non hanno bisogno di presentazioni e capitan Meucci è a dir poco esemplare. Dando uno sguardo alla classifica si può notare che il Tau veleggia fiero con 23 punti al secondo posto con Foligno e Seravezza a -5 dalla capolista Grosseto che si teme possibile padrone del torneo. Molto bene anche il Ghiviborgo appollaiato in quinta posizione con 21 punti in nobile compagnia del blasonato Siena. Già, il Ghiviborgo che si è affidato al giovane tecnico Corrado Ingenito e che in estate ha rivoltato la rosa come un calzino. Ebbene anche stavolta, e siamo all’undecima stagione consecutiva in serie D, i dirigenti biancorossi ci hanno visto molto bene frutto di preparazione e competenza. La squadra ha trovato una buona continuità e ha fatto leva sul brio e la vivacità dettata anche da una carta d’identità che ci suggerisce anagrafe verde. Boiga pare qualcosa di molto interessante come ha confermato anche pochi giorni fa con la doppietta rifilata al Bellandi al malcapitato Cannara. Anche nella squadra della Media Valle si vede concreta la mano del suo giovane condottiero e si sa che in un gruppo così giovane i risultati alimentano entusiasmo e convinzione in una sorta di circolo virtuoso.