I sindaci e la paura dell’Imu

I sindaci e la paura dell’Imu

Redazione

di Redazione

LUCCA - I sindaci esprimono perplessita’ per la nuova tassa sugli immobili stabilita dal governo Monti. Le principali esigenze per i Comuni sono mantenere in equilibrio la pressione fiscale e far quadrare i bilanci.

L’unica cosa certa e’ che lo pagheremo entro il 18 giugno, ma gia’ fa discutere gli amministratori locali. L’Imu introdotta dalla manovra Monti dovrebbe sostituire il vecchio Ici, ma rischia di aggravare il prelievo fiscale sulle tasche degli italiani. Per il momento il decreto attuativo non e’ ancora stato varato, ma per le prime case si paghera’ il 4 per mille della rendita catastale, con una detrazione di massima di 200 euro. Per ogni figlio si otterra’ 50 euro di sgravio. I Comuni potranno decidere solo una rivalutazione dello 0,2 per cento. ‘’Nell’ipotesi della prima casa – dice Luca Lunardini, sindaco di Viareggio – cercheremo di avere un prelievo il meno pesante possibile, ma il grosso del gettito si fermera’ a Roma e ai municipi non rimarra’ granche’’’. ‘’Il Comune di Capannori – spiega il vicesindaco Menesini – sta valutando in che modo salvaguardare l’equita’ fiscale’’. A Montercarlo il primo cittadino Vittorio Fantozzi ha gia’ fatto i conti e non ha dubbi: ‘’Sicuramente il gettito ricavato dall’Imu sara’ piu’ basso di quello dell’Ici per i Comuni, ma per i cittadini, se applicato con superficialita’ rischia di far saltare l’equita’ fiscale’’. Da Forte dei Marmi invece il sindaco Buratti spiega: ’’Per evitare la perequazione bisogna andare verso una zonizzazione del Comune. A parita’ di rendita catastale una casa nel centro non puo’ pagare quanto una in periferia, vorremmo evitare l’aumento tributario per i residenti’’. Il sindaco di Lucca, Favilla invece promette: ‘’Terremo l’Imu agli stessi livelli dell’Ici’’. Insomma la strada che porta all’Imu sembra lastricata di buone intenzioni, ma certo e’ che i Comuni potranno decidere una parte dell’imposta. Nel caso delle seconde case, la cui rendita Catastale sara’ rivalutata del 7,6 per mille, la parte variabile di competenza comunale arriva allo 0,3%.