“La scuola estiva per bimbi disabili così non va”

“La scuola estiva per bimbi disabili così non va”

Redazione

di Redazione

CAPANNORI - Maria, ma è solo un nome di fantasia, è mamma di un bambino disabile che abita a Capannori. Ha scritto una lettera a NoiTv per segnalare alcuni problemi.

Come ogni anno ha deciso di iscrivere il suo bimbo alla scuola estiva organizzata dal Comune a cui ha sempre partecipato, ammette lei stessa, traendone grandi vantaggi. Quest’anno, però, il servizio offerto – finanziato dalla Regione – non la convince: i bimbi diversamente abili verranno messi tutti in un’unica scuola e ci sarà un operatore Anffass ogni due piccoli. Per questo motivo Maria ha deciso di scrivere alla nostra redazione, denunciando la situazione che presenta due problemi: mettere i bambini disabili in un unico gruppo, senza farli relazionare con gli altri, secondo lei è una sorta di ghetizzazione; pur bravi e professionali, gli operatori Anffass, inoltre, potrebbero trovare delle difficoltà a gestire bimbi che possiedono peculiarità e interessi diversi, seppur affetti dalla stessa patologia.
L’assessore del Comune di Capannori Gabriele Bove ci ha invitato a rassicurare questa mamma. “La scelta se far seguire il bimbo da un operatore a lui esclusivamente dedicato sarà valutata da una commissione esperta – ha garantito – e la relazione con gli altri bambini sarà assicurata”.
Maria ha lanciato però anche una stoccata a Regione e Comune: se il concerto del 1 maggio con Samuele Bersani è stato fatto, da indiscrezioni, spendendo 40.000 euro – chiede Maria – quanti operatori Anffass si sarebbero potuti pagare con quella cifra?