Sindacati, cittadini e istituzioni contro Poste

Sindacati, cittadini e istituzioni contro Poste

Giada Menichetti

di Giada Menichetti

CAMAIORE - Coro di proteste per il taglio dei postini al centro di Lido, primo atto di una ristrutturazione che di qui a ottobre toccherà anche Castelnuovo Garfagnana, Borgo a Mozzano, Viareggio, Pietrasanta, Capannori e Lucca.

Da Lido di Camaiore, i 20 portalettere del centro di distribuzione postale sono partiti con le borse più gonfie del solito. In carico si sono ritrovati anche la corrispondenza finora assegnata ai tre colleghi che Poste Italiane ha “incentivato all’esodo”, riducendo il numero dei postini in servizio e affidando a quelli rimasti zone più ampie da coprire. E’ il primo atto di una ristrutturazione che di qui a ottobre toccherà anche Castelnuovo Garfagnana, Borgo a Mozzano, Viareggio, Pietrasanta, Capannori e Lucca mettendo in sofferenza lavoratori e cittadini, come hanno denunciato i rappresentanti di tutte le sigle sindacali al presidio allestito fuori dai cancelli del centro lidese.
Con i sindacati, anche un gruppo di abitanti di Valpromaro, la frazione collinare camaiorese che presto, grazie a questa ristrutturazione, resterà senza ufficio postale.
Contro Poste ha annunciato battaglia anche il sindaco di Camaiore, Alessandro Del Dotto: “Se la linea non cambierà – ha dichiarato – vuol dire che rinunceremo a Poste Italiane”.

– interv. Del Dotto