L’altra memoria di Sant’Anna

L’altra memoria di Sant’Anna

Giada Menichetti

di Giada Menichetti

STAZZEMA - Non solo protocollo ufficiale in ricordo delle 560 vittime della barbarie nazifascista ma anche tanti altri piccoli gesti, alcuni estranei alla pagina più strettamente "istituzionale" delle celebrazioni.

Come i cartelli per Didala Ghilarducci, la “partigiana per amore” scomparsa quattro mesi fa che proprio a Sant’Anna ha trascorso il suo ultimo 25 aprile. Le “Gocce di memoria” dei ragazzi di Marzabotto, altra città segnata dagli orrori nazifascisti, forme di argilla bianca appese ad un ramo per ricordare il sangue delle vittime ma anche l’acqua fonte di vita.
Poi i fiori delle bambine di Stazzema per il presidente del Parlamento Europeo, e cittadino tedesco, Martin Schulz. Ancora per lui, l’omaggio della comunità senegalese e un saluto informale, improvvisato in lingua francese.
Infine il dono silenzioso a Sant’Anna di venticinque ragazzi tedeschi che, nei giorni scorsi, hanno chiesto e ottenuto di poter riordinare il monumento ossario in vista delle celebrazioni. Un piccolo gesto che vale più di mille parole.