La storia dello “Spedale de’ Pazzi”

La storia dello “Spedale de’ Pazzi”

Daniela Francesconi

di Daniela Francesconi

LUCCA - Una lunga storia che inizia ad essere raccontata. A Palazzo Ducale è stato presentato al pubblico il libro “Dal monastero allo Spedale de’ Pazzi. Fregionaia da metà Settecento al 1808”, voluto dalla Fondazione Tobino.

Nel 1773 iniziò a funzionare e nel 1999 è stato chiuso definitivamente. Una lunga storia fatta di dolore, ma anche di umanità e di scienza. Allo “Spedale de’ Pazzi” di Maggiano, la Fondazione Tobino oggi dedica un libro che ricostruisce la vicenda storica e sociale del manicomio, dalla sua nascita fino all’inizio dell’Ottocento. Alla presentazione a Palazzo Ducale del volume, è intervenuto anche Marcello Verga, professore dell’Università di Firenze e studioso dell’Età Moderna. “L’indagine storica sul manicomio e la sua divulgazione – ha detto il Direttore della Fondazione Tobino Marco Natalizi – colma una lacuna.” Nel libro si trovano anche documenti d’archivio che restituiscono un’immagine della vita quotidiana del manicomio, dei malati – spesso poverissimi – e degli operatori, come si direbbe oggi, che condividevano con loro la reclusione quasi totale. Il libro è curato da Renzo Sabbatini, professore dell’Università di Arezzo e membro del Comitato scientifico della Fondazione. L’editore è Donzelli e il progetto è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Altri due volumi seguiranno al primo, per arrivare alla conclusione della storia di un luogo che, nel Novecento, è stato segnato dalla figura del medico-scrittore Mario Tobino.