Porcari resiste alla crisi

Porcari resiste alla crisi

Gabriele Mori

di Gabriele Mori

PORCARI - Mercoledì il consiglio comunale straordinario voluto dal sindaco Baccini per affrontare le situazioni critiche (Eurosak e Wepa in particolare), ma secondo i dati in mano al municipio, Porcari ha retto bene alla crisi.

“Porcari anche in tempi di crisi, rimane un’isola felice dove le difficoltà economiche per le aziende ci sono, ma invece di chiudere o licenziare i dipendenti, sia nei grandi gruppi che nella piccole attività si cercano le strategie per reagire”. A dirlo è il sindaco Alberto Baccini forte dei numeri – Eurosak a parte – divulgati alla stampa in questi giorni relativi al territorio comunale che conta meno di 8000 residenti: nel 2009 a Porcari gli occupati erano 5029, al primo gennaio 2012 invece erano 5112 con una cresita di 83 unità. Il dato è rafforzato da una sostanziale tenuta del numero della imprese porcaresi grandi o piccole: nel 2009 sul territorio si contavano 908 partite iva, che al primo gennio 2012 erano diventate 914; un piccolo, ma significativo incremento che dimostra le buone condizioni del tessuto ecomico. A Porcari inoltre anche il reddito porcapite nell’ultimo triennio ha continuato a crescere. “Nel nostro comune – dice Baccini – ci sono imprenditori seri che hanno lavorato per decenni con dedizione alla propria attività”.
Della questione economica, comunque, a Porcari si tornerà a parlare mercoledì, in un cosiglio comunale aperto, in cui cittadini e imprenditori potranno intevenire. Da qui inizierà un percorso per riattivare una serie di iniziative da parte degli enti del territorio per capire se è necesasrio attivare aiuti all’impresa con piccole incentivi e sostegni di altro tipo. Al consiglio – comunale previsto per il 12 settmebre alle 21 – dovrebbero intervenire anche rappresentanti delle istitituzioni regionali e parlamentari del territorio.