Insegnanti di sostegno contro i tagli all’istruzione

Insegnanti di sostegno contro i tagli all’istruzione

Massimiliano Montefameglio

di Massimiliano Montefameglio

LUCCA - Il numero insufficiente di docenti per i ragazzi disabili non garantisce il diritto all’istruzione sancito dalla Costituzione.

Gli insegnanti di sostegno scendono in piazza per protestare contro i tagli all’insegnamento per i ragazzi disabili. Il presidio, riunitosi in piazza S. Michele, ha nuovamente manifestato le gravi situazioni di disagio degli alunni e delle loro famiglie, privati del fondamentale sostegno dell’istruzione che la Costituzione italiana di fatto garantisce a tutti. I tagli degli ultimi governi hanno reso difficoltosa la vita scolastica dei ragazzi disabili in tutta Italia. Secondo la Federazione Associazioni Nazionali Diversabili nella sola provincia di Lucca per quest’anno scolastico gli insegnanti previsti per i ragazzi disabili sono 597, numero non ancora del tutto certo, mentre per il rapporto previsto dalla legge di un docente per ogni due alunni dovrebbero essere almeno 834. Soltanto nella scuola primaria le ore di insegnamento previste scendono così da 40 a 15.
In mattinata insegnanti, alunni e famiglie hanno incontrato a Palazzo Ducale l’assessore provinciale alla scuola Mario Regoli e una rappresentanza della Prefettura che possa fare da tramite con il Governo per risolvere il problema. Nel frattempo, tramite un accordo con la Provincia, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha reso disponibili 30,000 euro che garantiranno più ore di istruzione e sostegno per i ragazzi; un contributo importante e prezioso, ma non bisogna scordare che per la Costituzione a garantire il diritto allo studio dovrebbe pensarci lo Stato.